Guardando alle abilità del cervello umano se prendiamo quelle cognitive è già lampante che le IA umanoidi sono più capaci. Se prendiamo la parte emotiva qualsiasi animale è più abile di noi perché usa le emozioni esattamente per quello che servono senza confonderle con altro. Quindi quale è l’unico modo per essere superiori contemporaneamente ai robot e agli animali? Usare l’intelligenza emotiva, l’unica intelligenza che usa tutto il nostro cervello.
Quale è l’organismo vivente più capace di adattarsi? Non è l’uomo perché si può spostare a cercare ambienti adatti. Sono le piante che per sopravvivere devono comunicare senza muoversi e sfruttare quello che c’è dove c’è. Le organizzazioni hanno vissuto con il lockdown come fossero una foresta. Ora è tempo di fare veramente un salto di paradigma organizzativo se non si vuole che lo smart working trasformi le aziende in tanti call center.
Prima di fare formazione bisogna credere nei propri team. Questo vuol dire proporre percorsi sostenibili e credibili, vuol dire supportare le persone affinché esprimano il meglio invece che obbligarli ad imparare quello che non sanno fare. Vuol dire favorire dei circoli virtuosi basati sulle capacità invece che viziosi basati sulle mancanze.
Pensare di poter fare qualsiasi professione a contatto con persone con patologie senza avere un buon livello di intelligenza emotiva è utopistico. I comportamenti dei pazienti sono cambiati nel tempo, ora lavorare con le proprie e altri emozioni è fondamentale per raggiungere gli obiettivi terapeutici. Questi allenamenti specifici di intelligenza emotiva per chiunque operi in ambito sanitario sono fondamentali per avere soddisfazione e benessere nella propria professione.
Molte patologie sono seguite da team multidisciplinari e la cura attenta del paziente passa per la vera capacità di lavorare in team e comunicare con coerenza. Questi percorsi permettono un allenamento su temi specifici, dove i team si mettono in gioco e trovano nuovi equilibri e soddisfazione reciproca.
Quando si parla di terapie croniche è ormai noto che l’aderenza alla cura è uno dei problemi più importanti da affrontare. Questo percorso dedicato a Medici che vogliono acquisire tecniche di coaching per gestire conversazioni con i loro pazienti improntate su ascolto reciproco e responsabilità. Questi allenamenti permettono di ridurre il rischio di burnout tipico di situazioni stressogene ricorrenti.
L’intelligenza emotiva è prima di tutto una delle intelligenze dell’essere umano.
